Ricostituzione del 1976

Dopo la lunga fase di ricostruzione dell’Esercito, dal momento dell’armistizio fino al 1953, le truppe alpine avevano raggiunto il livello di cinque brigate, la prima delle quali fu la “Julia”, formatasi il 5 ottobre 1949 nel Friuli e nella Carnia.
Di essa faceva parte un solo reggimento, l’8°, con i battaglioni Feltre, Tolmezzo, Cividale e l’Aquila. Alla nuova “Julia” mancava dunque il glorioso “Vicenza”.
Invano si attese, per lunghi anni, la sua ricostituzione, invano si esercitarono pressioni presso le autorità militari, invocando le alte benemerenze acquisite dal Battaglione nella prima e nella seconda guerra mondiale, affinché, nel caso di nuovi provvedimenti, si tenesse presente il vivo desiderio degli Alpini vicentini.
Si dovette attendere fin quando, con la nuova ristrutturazione, si abolirono i reggimenti ed i battaglioni vennero a dipendere direttamente dalle brigate alpine.
Per la “Julia” si creò un battaglione per l’addestramento delle reclute, al quale fu dato appunto il prestigioso nome di “Vicenza” ed il cui comando fu affidato al Tenente Colonnello Eugenio Marinoni.
Gli alpini vicentini, esultanti per la decisione, chiesero ed ottennero che il giuramento delle reclute del risorto battaglione avvenisse nella città d’origine.
La solenne e suggestiva cerimonia ebbe luogo l’11 aprile 1976 in Piazza dei Signori nell’eroica e patriottica Vicenza, città decorata di medaglia d’oro al valor militare fin dal 1848.
In quest’occasione la nuova bandiera di guerra del reparto venne consegnata nelle mani del comandante dalla vedova della Medaglia d’Oro Colonnello Tavoni, così pure ebbe luogo la consegna delle trombe e delle drappelle.
Seguì, tra l’incontenibile entusiasmo della folla ed in un tripudio di bandiere, la sfilata per le vie cittadine delle reclute precedute dalla fanfara della “Julia” e seguite dai reduci e da una lunga colonna di altri alpini in congedo, convenuti a far festa e ad esprimere con la loro presenza la soddisfazione per il significativo avvenimento nella grande famiglia alpina.
Da quel momento le compagnie sono state dislocate dapprima a Tolmezzo; poi la 59ª e la 60ª sono passate a Codroipo per addestrare le reclute destinate ai battaglioni veneti della “Julia”, mentre la 61ª ha preso sede a Teramo per fornire i nuovi elementi, formati da abruzzesi e friulani, al battaglione “L’Aquila”.

tratto da “Battaglione Alpini Vicenza”
di Franco Brunello
Gino Rossato Editore